Quante volte vi è capitato di trovare sullo slip delle macchie di sangue nonostante il vostro ciclo mestruale fosse terminato? Spesso ciò avviene e genera nelle donne non poche preoccupazioni.
Nelle seguenti righe proveremo a dare alcune spiegazioni relative a questo fenomeno, comprendendo quando tali perdite ematiche siano degne di preoccupazione. La perdita di sangue dopo il termine del ciclo mestruale è molto frequente, sia in donne in età fertile sia per le donne che sono prossime al periodo della menopausa.
Con quali caratteristiche si presentano le perdite ematiche?
Esse hanno generalmente un colore molto scuro rispetto a quello delle mestruazioni, tuttavia in alcuni casi esse hanno un colore rosso vivo anche al termine del ciclo. E’ in quest’ultimo caso che si rende necessario un consulto specialistico ginecologico immediato.
Quali sono le cause delle perdite ematiche a seguito del ciclo e cosa fare?
La perdita di sangue alla fine del ciclo, che tuttavia può verificarsi anche prima, somiglia molto a delle macchioline di un color rosso più scuro, quanti tendente al color marrone. Numerose possono essere le cause, tra le più comuni e frequenti vi sono le seguenti:
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Pillola anticoncezionale o spirale: numerose donne che fanno usi di questi due tipi di contraccettivi, riportano frequentemente perdite di sangue durante i primi mesi di utilizzo. E’ molto importante rivolgersi al proprio ginecologo per comprendere se è uno degli effetti collaterali di questi due metodi contraccettivi oppure c’è altro su cui indagare.
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Condizione di elevato stress: un periodo di forte affaticamento può dar vita a grossi sbalzi di natura ormonale. Questa condizione di natura psicofisica può generare problematiche a livello corporeo, come ad esempio le perdite ematiche dopo il termine del ciclo.
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Se, ad esempio, siete in un periodo di forte stress dovuto alla preparazione di un concorso, a problematiche lavorative, a difficoltà relazionali, è molto frequente che il corpo risponda a tali segnali stressogeni in questo modo.
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Lo spotting (perdite di sangue) è un campanello d’allarme che vi invita a ridurre le condizioni che generano stress ed apprensione. In questo caso, dopo aver avuto un primario parere ginecologico, è opportuno consultare uno psicologo che possa aiutarvi a gestire diversamente questa fase critica.
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Sindrome da premenopausa: nelle donne tra i 45 ed i 50 anni, tali perdite ematiche possono indicare la preparazione dell’organismo alla menopausa.
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Disturbi alimentari o alimentazione scorretta: nei casi di anoressia e bulimia, o a seguito di drastiche modifiche nella propria alimentazione, le perdite di sangue possono presentarsi in maniera costante. E’ opportuno consultare uno specialista ginecologo ed uno specialista psicologo.
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Problemi all’apparato genitale: se vi accorgete delle perdite di sangue dopo il ciclo e la vostra condizione non appartiene a nessuna delle precedenti, potrebbe rappresentare una problematica seria all’apparato riproduttivo. La prima cosa da fare è rivolgersi subito ad un ginecologo che con opportuni esami diagnostici, valuterà la vostra condizione.
Come abbiamo precedentemente accennato, quando ci troviamo di fronte a perdite ematiche lontane dal ciclo mestruale, in gran parte dei casi è opportuno rivolgersi ad un medico ginecologo, anche se esse possano apparire normali.