Quando il nostro intestino non è in equilibrio
Quel lungo tubo rosa, morbido e avvolto su se stesso, cioè l’intestino, è ricco di moltissimi microrganismi, in alcuni buoni e altri potenzialmente dannosi, in bilanciato equilibrio. Questa condizione è ottimale per la salute intestinale, ma anche per il benessere dell’intero organismo. Durante alcuni periodi, tuttavia, può accadere di lamentare non pochi disturbi del tratto gastrointestinale.
Quel semplice male alla pancia che riconosciamo come fastidioso, può essere spia di un più ampio ventaglio di squilibri del tratto enterico, che riflettono uno squilibrio nella popolazione microbica che abita le pareti intestinali.
Questa condizione è detta “disbiosi”, che si oppone invece alla “eubiosi”, cioè l’equilibrio di cui abbiamo appena parlato. Non dobbiamo preoccuparci, ma nemmeno prendere alla leggera questa situazione, poiché i problemi enterici potrebbero rallentare il normale andamento delle nostre giornate e della nostra vita. Scopriamo qualcosa di più su tutto questo, leggendo tutti i consigli e le informazioni su https://www.yovis.it/ e vediamo come contribuire a un buon equilibrio.
Quale ruolo riveste la popolazione microbica a livello enterico?
L’intero corpo umano è abitato da un amplissimo numero di microrganismi in equilibrata convivenza tra loro e verso il corpo umano stesso. L’insieme di questi microrganismi è noto come microbiota oppure microflora normale. Il microbiota abita ogni superficie del corpo umano che è esposta all’ambiente circostante.
Il microbiota del tratto enterico è colonizzato dalla microflora dell’intestino, cioè un folto, affollato e complesso insieme di microrganismi.
Il microbiota è diverso in ogni persona, tolto un nucleo comune di più di 50 specie batteriche. Ciascuno di noi possiede una personale, propria “impronta batterica” (tecnicamente fingerprint batterico), e questa impronta ci identifica, rendendoci individui unici.
La microflora batterica del tratto intestinale ha un ruolo primario nel conservare la salute complessiva dell’intero organismo, occupandosi di alcuni aspetti:
- Stimola la risposta immunitaria;
- Alza una barriera contro eventuali infezioni, e produce sostanze naturali protettive;
- Conserva la naturale funzionalità dell’intestino;
- Partecipa nell’attivazione di svariate funzioni a livello metabolico, fondamentali per la salute;
- Assorbe fondamentali nutrienti, come per esempio minerali (calcio, magnesio, ferro…)
La popolazione dei microrganismi enterici può essere segmentata in base a come si comportano i batteri della microflora nei confronti dell’ospite umano. Quindi è possibile riconoscere microrganismi buoni o benefici e microrganismi con potenziale nocivo. L’alterazione del bilanciamento tra le due tipologie di microrganismi è dunque la disbiosi dell’intestino, cui abbiamo accennato poco sopra.
Perché potrebbe alterarsi il normale equilibrio?
Elementi, condizioni e fattori predisponenti sono diversi. Prima di vedere cosa ci espone a squilibri, è possibile individuarne almeno “tre cause tecniche”:
- Quantità eccessiva dei cosiddetti patobionti. Batteri ad azione potenzialmente patogena che fisiologicamente popolano il nostro corpo (appunto i patobionti) possono aumentare di numero, in alcune circostanze, determinando alcune patologie.
- Diminuzione dei batteri benefici: viceversa, una riduzione considerevole delle specie buone normalmente presenti nella flora enterica può causare disbiosi.
- Alterazione della diversità batterica (ossia riduzione dell’abbondanza e della ricchezza delle differenti specie che popolano il microbiota). Questa terza condizione ha a che fare, tra le altre cose, con alcune nostre abitudini non adeguate a un intestino felice. Regime alimentare disordinato (cibi di bassa qualità e dallo scarso valore nutritivo), routine altalenante e poco organizzata sono alcune delle cause.
Tutto ciò può dare origine a differenti patologie e a una serie di sintomi correlati prevalentemente al tratto enterico o gastrointestinale, come per esempio stitichezza, dissenteria, meteorismo, irritabilità del colon, ecc. Vediamo di elencare alcune tra le principali ragioni della disbiosi:
- Intolleranze verso alcune sostanze (glutine, lattosio);
- Infezioni del tratto intestinale;
- Parassitosi dell’intestino (ossiuri);
- Abitudini come fumare con frequenza, bere alcolici, vita sedentaria;
- Regime dietetico scorretto (spesso acqua e fibre sono assenti);
- Variazioni ormonali che potrebbero causare, tra l’altro, attacchi di colite in dolce attesa.
- Vita stressante.
Come conservare un buon equilibrio a livello intestinale?
Anche quando la nostra salute complessiva è buona, mantenere equilibrio e benessere richiede accortezze verso tutti gli aspetti che concorrono a mantenere un bilanciato modo di vivere: seguire una regolare ed equilibrata alimentazione, svolgere attività motoria, riposare adeguatamente, evitare alcolici, nicotina, situazioni stressanti. Vediamo alcuni tips di benessere e salute.
ASSUMERE FERMENTI PROBIOTICI
Parliamo di batteri ad azione positiva se assunti per bocca, capaci di contribuire all’equilibrio della flora intestinale. Poiché i batteri che abitano nell’intestino sono di vari ceppi, generi e specie, è importante introdurre oralmente prodotti specifici, ricchi di fermenti lattici di vari generi, ceppi, specie, perché agiscano in azione combinata e sinergica, massimizzando le probabilità di rinfoltire la flora depauperata, integrandola, promuovere la ricchezza e la quantità della diversità microbica nell’intestino (diversità batterica).
ABITUDINI ALIMENTARI E COMPORTAMENTALI
Se soffriamo di disbiosi, quali cibi eliminare? Cerchiamo di evitare il consumo di cibi ad azione irritativa: no a fritture, dolciumi, snack confezionati, alcolici e superalcolici. Manteniamo uno stile di vita attivo, facendo un po’ di attività motoria che contribuisce a stimolare il transito intestinale. Beviamo almeno un litro e mezzo di acqua al giorno, per idratarci e favorire l’evacuazione.