Blender il software multisfaccettatura per la progettazione e modellazione 3D

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La modellazione 3D nel tempo

La modellazione 3D è diventata da non molto tempo al centro di ogni tipo di attività lavorativa, sono però ancora tante le persone a non conoscere questo processo, così come sono in tanti a non conoscerne la storia e il suo inizio.

La modellazione 3D in parole semplici non è altro che il processo che porta alla creazione di modelli 3D su computer (e quindi in digitale) con l’utilizzo di programmi di grafica tridimensionali.

Essendo una modalità di comunicazione nata per l’uso di un computer, non è una delle attività più storiche presenti nel settore della “grafica”, ma anzi, sono in tante le persone ed i professionisti ad avvicinarsi ora per la prima volta a questa metodologia di lavoro scoprendo qualcosa che in realtà velocizza il loro lavoro e ne migliora i risultati.

Il termine esatto che indica la modellazione 3D (o tridimensionale) è computer-grafica ed un termine coniato agli inizi degli anni ‘60 con lo sviluppo del primo programma CAD (Computer Aided Design o in italiano: disegno computerizzato assistito) sviluppato dalla General Motors famosa azienda automobilistica americana.

Il programma era un vero e proprio prototipo di ciò che sarebbero diventati da lì a poco i programmi CAD, ma si mostrava già estremamente utile per il tipo di progetti che realizzavano in GM (diminutivo di General Motors).

Dallo sviluppo di questo primo sistema CAD da parte di General Motors in collaborazione con IBM (azienda tech statunitense) al successivo sistema passarono davvero pochi anni.

Tutte le aziende da quel momento in avanti si accorsero del supporto che un programma del genere potesse dare e delle sue enormi potenzialità.

Un’altra tappa importante fu rappresentata poi dallo sviluppo di AutoCAD, programma della software house Autodesk sviluppato nel 1982 questo programma iniziò la sua lenta ma costante ascesa nel decennio successivo e solo adesso è stato iniziato ad essere sostituito in favore di programmi con comandi e strumenti più semplici e rapidi da usare e, soprattutto, con una resa grafica migliore.

I migliori programmi di modellazione tridimensionale oggi

La modellazione oggigiorno pullula di programmi di grafica tridimensionale adatti a qualsiasi tipo di ambito lavorativo, non più ai soli settori architettonico e industriale, e a qualsiasi portafoglio, con programmi open source (gratuiti) e programmi con costi di licenza.

Fra i migliori che meritano di essere citati in questo articolo troviamo:

  • SketchUp;
  • Blender;
  • Revit;
  • ArchiCAD;
  • Rhinoceros;
  • 3D Studio Max;
  • Cinema 4D;
  • Maya 3D;
  • Solidworks;
  • Marvelous Design.

Sono quindi tanti i programmi utilizzabili, quello che però dopo tanti utilizzi ci ha più sorpreso è Blender.

Il programma oltre ad essere uno dei pochi gratuiti della lista appena fatta, può essere sfruttato per ogni tipo di utilizzo e adattato ad ogni livello di esperienza, sono infatti tanti i modellatori ad avviare la propria carriera usando Blender ritenedolo fin da subito molto “familiare”.

La nascita di Blender e le sue caratteristiche

Blender deve la sua nascita a Ton Roosendaal (informatico olandese) e più precisamente alla fama ottenuta nei Paesi Bassi dal suo studio di animazione e grafica 3D “NetGeo”. Dopo anni di direzione artistica dei lavori oltre che di sviluppo software, Ton ritenne che tutto ciò che di buono era stato fatto fino ad allora dovesse essere azzerato, ormai alcuni processi così come alcuni strumenti utilizzati erano vecchi e poco incisivi per la grafica.

Così tra il 1995 e il 1998 ideò un nuovo programma per l’animazione 3D, Blender. In funzione dello sviluppo e della commercializzazione di Blender decise di fondare una seconda società chiamata Not a Number (NaN).

L’idea alla base di Blender era di un programma al passo coi tempi in grado di integrare anche i motori di gioco dell’epoca, il tutto gratuitamente. Fu infatti attraverso dei finanziamenti nei primi anni del nuovo millennio che Blender ebbe la sua prima pubblicazione ufficiale su siti web.

La caratteristica che da sempre lo contraddistingue è quindi l’essere open source (gratuito) oltre questa ci sono funzioni e tecnologie aggiunte in questi 20 anni che un modellatore più esperto può apprezzare maggiormente, dal motore di rendering integrato “Cycles” allo scripting realizzabile in Python (noto linguaggio di programmazione) per automatizzare alcuni processi nell’uso del programma e semplificarne altri.

I suoi settori di utilizzo

Il programma è in continuo sviluppo ed il suo essere open source permette a tanti programmatori di attingere dal codice sorgente del programma per svilupparlo ulteriormente. Fra le tante funzioni integrate una delle più interessanti è la presenza di librerie che permettono di specializzare il programma per ogni tipo di utilizzo, di seguito i nuovi e più interessanti settori in cui Blender dà del suo meglio:

  •         Blender nel game design. Il game design è diventato negli ultimi anni un settore molto fruttuoso in cui anche modellatori alle prime armi hanno modo di vendere i propri progetti nel mercato dei videogiochi. Blender con addon specifici e con l’animazione dei modelli da gioco creati è uno dei programmi migliori che si possa utilizzare per questo tipo di modelli 3D.
  •         Blender nell’interior design. L’interior design è una delle pratiche del momento, architetti e aspiranti arredatori ricercano continuamente quel programma in grado di unire facilità di utilizzo a render fotorealistici.

Blender mette a disposizione delle librerie come, ad esempio ArchiPack e addon come Archimesh per la creazione di porte e scale (da sempre nemiche del progettista in campo architettonico).

Per lavorare nell’interior design alle volte non bastano le doti di modellazione ed ecco che quindi torna utile un corso come quello organizzato da Mac Formazione, ente di formazione che eroga da anni corsi di formazione inerenti al settore. Al link che segue potrete avere maggiori informazioni riguardo una formazione da interior designer: https://www.macformazione.com/corso-interior-design/

  •         Blender nel garden design. Allo stesso modo dell’interior design, l’attenzione che oggi viene data all’ambiente e alla gestione degli spazi verdi è ai massimi storici. Poter creare dei progetti chiari utilizzando modelli di piante realmente esistenti è un enorme vantaggio per chi ha la necessità di mostrare un qualcosa di realistico al proprio committente.
  •         Blender nell’animazione 3D. Ultimo settore di cui ci interessa parlare, oltre che primo nello sviluppo con Blender, è l’animazione 3D. Ognuno degli ambiti precedenti può essere integrato con l’animazione e con Blender possono essere aggiunti degli addon che danno la possibilità di creare animazioni di tipo keyframe e motion capture.

Come scaricare Blender sul proprio computer

Dal loro sito ufficiale basterà andare nella sezione “Download Blender” e dalla pagina che apparirà selezionare la versione più adatta all’utilizzo a seconda del sistema operativo installato sul proprio computer (il programma è multipiattaforma). Dopo alcuni minuti di setup basterà lanciare il programma.

Apparirà poi l’ interfaccia di blender, molto semplice da capire per via della sua suddivisione in modalità, come ad esempio la “object mode”, la modalità preimpostata con cui è possibile posizionare e modificare in dimensioni il proprio modello e la “edit mode” modalità per la modifica dei progetti e l’aggiunta di texture prima della fase di renderizzazione.