Gravidanza e colite, perché? Ritroviamo il nostro naturale equilibrio

Benessere & Salute

Riscontriamo problemi di colite in gravidanza? La gravidanza è un momento delicato ed emozionante, ma spesso la nostra quotidianità è compromessa da alcuni, sgradevoli attacchi di colite. Vediamo perché può insorgere il disturbo e come arginarlo tempestivamente.

Attacchi di colite in gravidanza: di cosa si tratta?

Con il termine colite si intende una generica infiammazione del colon, cioè il secondo tratto dell’intestino crasso. Questa infiammazione può insorgere a causa di infezioni batteriche, virus intestinali, parassitosi o diventare cronica senza che all’origine vi sia una causa ben precisa (colite ulcerosa, morbo di Crohn). In generale, la colite si manifesta come sintomo di un’alterazione della flora batterica intestinale (disbiosi intestinale).

Questo disturbo può causare una sgradevole e varia sintomatologia:

  • Dolori e crampi addominali;
  • Dolore a un fianco o alla schiena;
  • Bruciore retro sternale (ossia dietro al torace);
  • Gonfiore addominale;
  • Meteorismo e flatulenza;
  • Stipsi, diarrea, o un’alternanza tra le due;
  • Costipazione e senso di pienezza;
  • Tenesmo rettale (senso di evacuazione incompleta).

Tra i fattori che possono comportare l’insorgenza di colite possiamo trovare:

  • Dieta (ipersensibilità o intolleranza a determinati alimenti, stile nutrizionale inadeguato, povero di acqua o di fibre);
  • Ciclo mestruale (l’intestino è piuttosto sensibile ai cambiamenti degli ormoni sessuali femminili);
  • Fattori di natura psicologica legati allo stress. In questo caso si parla di sindrome del colon irritabile o colite nervosa;
  • Alterazione della normale flora intestinale, con un aumento dei microrganismi patogeni. Ciò può dare luogo a una moltitudine di disturbi intestinali.

Colite e diarrea: quali sono le cause?

Con la colite può comparire la diarrea. Quali sono le cause in gravidanza?

VARIAZIONI ORMONALI

cambiamenti ormonali tipici della gestazione possono essere causa di disturbi intestinali. L’innalzamento di progesterone ed estrogeni può provocare alterazioni del tratto gastrointestinale, molto spesso associati anche a episodi di stitichezza o alvo alterno (un’alternanza tra diarrea e stipsi).

CAMBI DIETETICI

A un aumento improvviso dell’abituale quantità di frutta e verdura è possibile che l’organismo reagisca manifestando diarrea. In questi casi è sufficiente bilanciare il consumo di fibre, re- distribuendone l’introduzione in piccole quantità. Indicativamente, un equilibrato apporto di fibre corrisponde a circa 30 grammi al giorno.

IPERSENSIBILITÀ VERSO ALCUNE SOSTANZE O CIBI

Raramente può accadere che la gravidanza, probabilmente per ragioni ormonali, provochi una certa ipersensibilità verso alcune sostanze e cibi, normalmente ben tollerati. In questo caso è sufficiente sospendere o ridurre l’assunzione di tali alimenti, reintegrandoli nella dieta in un secondo momento.

ASSUNZIONE DI FARMACI

Una causa frequente di diarrea durante la gravidanza è il possibile effetto collaterale di alcuni farmaci. Molto spesso è la supplementazione di ferro a causare problemi intestinali. In questi casi è sufficiente comunicare il problema al ginecologo o al medico di base, per valutare una formulazione diversa.

INFLUENZA INTESTINALE E INTOSSICAZIONI ALIMENTARI

Le ragioni più comuni di episodi di colite e diarrea durante la gravidanza sono gastroenteriti e intossicazioni alimentari, come accade indipendentemente dalla gravidanza stessa. È molto frequente, infatti, contrarre durante il periodo invernale un’influenza intestinale con conseguente diarrea e altri sgradevoli disturbi.

Quali rimedi applicare per contrastare colite e feci liquide in gravidanza?

In generale sarà importante assumere probiotici. Si tratta di batteri vivi e vitali, ad azione benefica, in grado di ripristinare la microflora intestinale alterata. L’assunzione di probiotici è particolarmente indicata in caso di colite, poiché l’azione riequilibrante dei probiotici promuove la regolarità delle funzioni intestinali.

È bene ricordare che sulla mucosa intestinale convivono grandi quantità di differenti specie batteriche, in perfetta simbiosi con il nostro organismo. Assumere prodotti che contengono probiotici in grandi quantità e di specie diverse è perciò molto importante: infatti, grazie a questa varietà di quantità e specie, i probiotici agiscono in sinergia e hanno una maggiore probabilità di colonizzare l’intestino, integrare i microrganismi mancanti e contrastare i patogeni.

Con la colite sarebbe meglio evitare queste bevande e alimenti:

 

  • Alimenti dall’azione irritante. No a spezie piccanti, insaccati salati, fritture.
  • Alimenti dall’azione lassativa. Attenzione a cibi integrali e crusca. Evitiamo anche il caffè.
  • Alimenti e bevande che possono causare gonfiore, meteorismo e flatulenza. No a bibite gassate, caramelle e dolciumi confezionati e ricchi di zuccheri e dolcificanti.

Ricordiamo di consumare spesso piccoli pasti, distribuendoli nell’arco della giornata. Prediligiamo carne bianca, pesce magro banane, e mele per l’azione remineralizzante e nutriente.