La scelta dell’abbigliamento è fondamentale, esso ci veste, ci copre e ci protegge. Ciò che indossiamo racconta la nostra personalità, ma è anche funzionale contro gli agenti atmosferici. Sentirsi a proprio agio con ciò che si indossa è fondamentale, tuttavia alcuni capi possono dare problemi. Alcuni maglioni in lana o in cashmere possono creare prurito, per lo sfregamento del tessuto sulla pelle. Il rischio è di ritrovarsi con rossori, mentre un capo deve essere una coccola per la pelle. Perché accade questo? Scopriamolo insieme!
Maglioni di lana
Il maglione di lana è un gran classico dell’inverno, si differenza dal cashmere perché viene da un’animale differente, ossia la pecora. Molte persone accusano pruriti alla pelle nell’indossare capi di lana. Il motivo risiede nelle peculiarità delle fibre. Più il diametro della fibra è grande e maggiore è la possibilità per la pelle di irritarsi. Per cercare di ovviare a questo problema, è meglio optare per maglioni di lana in fibra sottile, oppure ultrasottile. Ci sono tante varietà di lane in commercio, tuttavia quella merino risulta essere la più delicata al tatto per la sua qualità. Mentre una lana scadente potrebbe far prudere la pelle, questo rischio diminuisce notevolmente con la pregiata lana merino.
Maglioni in cashmere
IL cashmere sulla pelle è come una nuvola, soffice e soave visita www.cashmereisland.com per vedere tutti i capi di un fornitore con molti anni di esperienza. A differenza della lana proviene dalla capra allevata nel Kashmir, da cui deriva il nome e altri posti come Iran, Mongolia, Afghanistan. I maglioni in cashmere non sono solo sofisticati ed eleganti, ma sono anche termoregolatori, dunque adatti sia al caldo che al freddo. La vostra pelle non solo non avrà problemi di prurito, ma neanche di sudore o umidità, situazioni che possono creare fastidi. Questo è dovuto all’ambiente in cui cresce la capra domestica che si ritrova ad affrontare freddi severi e caldi intensi. Inoltre, un maglione in cashmere non cattura la polvere, altro fattore che può irritare la pelle, specie per i soggetti allergici. Il cashmere è di natura delicato e al contempo protettivo con l’epidermide. Ma quando un maglione di cashmere provoca prurito.? Semplicemente quando non è un prodotto 100% cashmere. Per questo è importante sempre leggere l’etichetta. Un altro campanello di allarme è il prezzo. Un buon maglione di cashmere non sarà mai a poco prezzo. Questo perché il cashmere è prezioso. Da tenere in considerazione la rarità delle capre, il loro allevamento e tutto il processo minuzioso dietro un capo 100% cashmere. Inoltre, si deve tener conto che da ogni capra vengono presi circa 200 grammi di peli, dunque per formare un maglione in puro cashmere c’è un lavoro immenso. Poi la peluria viene presa in modo naturale e non in maniera aggressiva e nociva per l’animale. Tuttavia on è possibile prendere sempre il pelo della capra, ciò avviene solo durante la muta. Questuo perché non viene usata la peluria in superficie ma il sotto pelo ossia il duvet, dove si celano tutte le pregiata qualità del cashmere. In conclusione un maglione di cashmere con un prezzo apparentemente abbordabile è sostanzialmente scadente Per questi motivi è importante rivolgersi a chi tratta prodotti 100% cachemire, preservandone la purezza ed esaltandone la qualità tramite un certosino lavoro artigianale. L’eleganza di un maglione in cashmere 100% non solo è impareggiabile esteticamente parlando, ma è come un manto di bellezza che protegge senza essere pesante.