COME ELIMINARE LA MUFFA SUI MURI

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La casa è l’ambiente che ci regala comfort e sicurezza, l’ambiente nel quale trascorriamo gran parte della nostra vita e del quale siamo noi a doverci prendere cura.

Negli edifici, con il passare del tempo, possono insorgere problematiche di varia natura, talvolta causate anche da eventi naturali, come crepe per assestamenti, danni per vento forte o infiltrazioni d’acqua.

Proprio queste ultime sono un fenomeno molto comune che, assieme ad altri fattori come la poca ventilazione, l’esposizione a Nord, lo scarso isolamento termico, l’utilizzo di materiali di costruzione non adatti ecc., creano spesso le condizioni ideali per la proliferazione di uno dei maggiori nemici delle case: la muffa.

Cos’è la muffa e quanti tipi ne esistono

La muffa è un fungo che prolifera, come detto sopra, in ambienti dove si accumula molta umidità, le spore di muffa si presentano come chiazze che possono assumere diversi colori, giallo, verde, grigio, rosso, bianco, anche se la più comune è la muffa nera.

Oltre a creare un ambiente insalubre per chi lo abita, che può arrivare a far insorgere malattie o peggiorare patologie già esistenti, a lungo andare la presenza di muffa fa “ammalare” anche i muri, causando prima la corrosione della vernice e in seguito il deterioramento dei materiali.

Per combattere al meglio questo fastidioso problema è importante capire a quale tipologia appartiene, ovvero da cosa è causata; esistono infatti diversi tipi di muffa, che hanno origine da diverse fonti di umidità:

  • Umidità di risalita: si tratta dell’umidità presente nel terreno che “risale”, appunto, attraverso i muri. In questo caso la muffa non si formerà in alto, ma in corrispondenza del pavimento.
  • Umidità da condensa: la condensa si forma a causa di uno scarso isolamento termico, perciò la muffa troverà il suo habitat perfetto nelle zone più fredde all’interno della casa.
  • Umidità da infiltrazioni: essendo causata da infiltrazioni d’acqua, appunto, derivanti da pioggia o dalla rottura di tubazioni, l’area interessata dalla muffa riguarderà esclusivamente la porzione di muro dove si trova la perdita.

Come contrastare la formazione di muffa?

Partendo dai piccoli gesti quotidiani, la tipologia di muffa su cui possiamo intervenire in maniera più diretta e immediata è sicuramente quella da condensa, infatti grazie ad alcuni accorgimenti è possibile ritardare e ostacolare la sua formazione.

Innanzitutto è importante aerare frequentemente tutti i locali della casa e controllare che l’umidità all’interno delle stanze sia tra il 40% e il 55% circa (per farlo servirà un igrometro), in caso si sia già formata della muffa in alcune parti del muro sarebbe meglio rimuoverla (anche con un prodotto antimuffa), non riscaldare troppo gli ambienti, mantenere armadi e altri mobili leggermente staccati dal muro, così da favorire il passaggio dell’aria, far respirare il muro il più possibile eliminando, se necessario, carte da parati, quadri e tende.

Questi consigli sono sicuramente utili per tenere a bada la formazione di muffa, ma potrebbero non essere sufficienti per scongiurare la sua comparsa, specialmente se la causa non è solo una cattiva ventilazione, ma dipende anche da fattori esterni come perdite o infiltrazioni d’acqua.

In questo caso è indispensabile affidarsi ad un professionista per risolvere il problema alla radice, Coprimuro offre diverse soluzioni per risolvere problemi di infiltrazioni e cattivo isolamento.

L’azienda Coprimuro è da oltre 40 anni nel settore, si occupa di manutenzione e protezione di muri e facciate dalle infiltrazioni e dal degrado causato dagli agenti atmosferici. Lavora principalmente con vetroresina e marmoresina e proprio quest’ultimo è un materiale innovativo di loro creazione, ricavato da polvere e graniglie di marmo mescolate con resine e poliestere.

Per intervenire nella maniera più corretta, è dunque indispensabile capire che cosa origina l’umidità, interventi a caso potrebbero rivelarsi solo inutili e dispendiosi e alla fine si rischierebbe comunque di non risolvere il problema.

Se il problema, per esempio, deriva dalla presenza di ponti termici, ovvero zone dell’edificio nelle quali si ha dispersione di calore, derivanti da difetti nella posa in opera di coibentazione, sarà necessario intervenire per migliorare l’isolamento della struttura.

Questo tipo di intervento, oltre a salvaguardare la struttura da possibili danni causati dall’umidità e dalla muffa, consente anche un aumento dell’efficienza energetica (migliorando l’isolamento termico) che si converte in un risparmio di denaro.