Sangue nelle feci, quali sono le cause più comuni e quali i possibili rimedi?

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Benessere & Salute

Definito come proctorragia, il sintomo del sanguinamento dal retto si traduce nel perdere alcune gocce di sangue direttamente dall’ano. Il colore è generalmente di un rosso vivo e spesso lo si ritrova sulle feci, nel water o più semplicemente sulla carta igienica.

Nelle prossime righe approfondiremo il fenomeno del sangue nelle feci, le cause associate ed i possibili rimedi, senza però fare cenno al sangue occulto.

Numerose possono essere le cause del sangue vivo nelle feci, in ogni caso è importantissimo rivolgersi al medico in maniera tempestiva per ricevere una diagnosi precisa, accurata e veloce.

In gran parte dei casi, il sanguinamento rettale non è legato alla presenza di un tumore nè ad altri condizioni di simile gravità, tuttavia è sempre opportuno segnalarlo al proprio medico di base prestando particolare attenzione anche agli altri sintomi.

Quali sono le cause della presenza di sangue vivo nelle feci?

  • Emorroidi: molto spesso assistiamo all’infiammazione di vasi sanguigni presenti nel retto e nell’ano. Tale fenomeno è una delle cause più frequenti e prende il nome di emorroidi. Esse producono una fuoriuscita di sangue sia durante l’atto defecatorio (macchiando le feci) proprio durante il passaggio attraverso l’ano. Le emorroidi raramente causano dolore ma molto spesso prurito, la loro guarigione avviene generalmente in maniera del tutto spontanea.

  • Numerosi sono i fattori di rischio associati alla comparsa improvvisa delle emorroidi, tra essi vi sono le condizioni di obesità (lieve, media e grave),gli sforzi intensi dovuti alla stitichezza o al sollevamento di pesi importanti, la gravidanza, lo star troppo tempo seduti oppure in piedi, diarree frequenti oppure vomito e tosse cronici.

  • La terapia idonea per le emorroidi, laddove come accennato precedentemente non vanno i contro a risoluzione di natura spontanea, può riguardare innanzitutto una modifica delle proprie abitudini alimentari. Tra esse ritroviamo quella di bere molta acqua nel corso della giornata, evitare o ridurre le dosi di alcool e caffeina, introdurre fibre e farinacei di tipo integrali, consumare molte quote di frutta e di verdura ed infine, svolgere un costante esercizio fisico.

  • Ragadi Anali: esse si presentano come dei piccolissimi tagli apposti sulla mucosa anale. Esse trovano la loro causa principale nella consistenza molto dura delle feci e, conseguentemente, nella stitichezza.

  • Altre cause legate alla comparsa di ragadi sono il Morbo di Crohn, la gravidanza, l’herpes genitale o una più rara predisposizione individuale alla formazione delle ragadi. In tutti i casi, i sintomi delle ragadi anali sono il sanguinamento all’atto dell’evacuazione (sangue vivo presente sulle feci e sulla carta igienica) e un fortissimo dolore durante tale atto, accompagnato da bruciore persistente per alcune ore.

    La terapia può tradursi in una modifica dello stile alimentare come riportato precedentemente per le emorroidi.

  • Fistola Anale: la presenza di un canale di piccole dimensioni che nasce alla base dell’intestino e raggiunge la pelle intorno all’ano, è una conseguenza infiammatoria che causa la fuoriuscita di pus. I sintomi più frequenti si manifestano con irritazione della zona coinvolta, forti dolori durante la posizione da seduti e durante l’evacuazione, gonfiore e rossore nella zona interessata e piccole perdite di sangue. In questo caso il miglior trattamento è quello chirurgico.