Quali sono le sanzioni per omessa fatturazione elettronica

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Le sanzioni per omissione vanno a completare la tematica per quel che riguarda il come funziona la fatturazione elettronica. Il Testo Unico delle Imposte sui Redditi prevede delle sanzioni per tutti coloro che non emettono fattura, ove necessaria ed espressamente prevista dalla legge. Ma anche per chi non rispetta i termini temporali per l’invio della fattura, che sia essa immediata o differita, poco conta.

La responsabilità della non emissione della fattura non ricade solo sulla parte che avrebbe dovuto compilarla, ma anche per chi l’avrebbe dovuta ricevere, lo stesso obbligo risiede nella registrazione, ma anche nella conservazione del documento per permettere eventuali controlli del fisco.

Come funziona la fatturazione elettronica: i dati obbligatori

Per assicurarsi di non incorrere in sanzioni, non solo è necessario inviare la fattura nei tempi previsti dalla legge, ma anche inserire i dati correttamente. La compilazione della fattura elettronica avviene grazie al file XML. Sono previsti degli elementi obbligatori della fattura elettronica, che non possono mancare e che sono indispensabili per la consegna e la registrazione.

I dati da inserire obbligatoriamente sono:

  • intestazione con le rispettive partite IVA del soggetto che ha emesso la fattura, ma anche di quello che la deve ricevere;
  • numero della fattura che deve essere progressivo;
  • data di emissione della fattura;
  • importi da pagare o pagati;
  • IVA spettante;
  • codice univoco che può essere sostituito dall’indirizzo PEC.

I termini per l’emissione

È importante emettere ed inviare fattura nei termini prestabiliti, per non rischiare di incorrere in sanzione che potrebbero andare dal 90% al 180% dell’importo dell’imposta dovuta sulla singola fattura.

Per capire però in quali termini occorre inviare la fattura dobbiamo innanzitutto fare una distinzione tra fattura immediata e differita.

Come funziona la fatturazione elettronica: fattura immediata

Si parla di fattura immediata quando deve essere emessa subito alla vendita del bene o alla prestazione del servizio. La fattura immediata deve essere emessa entro le 24 ore successive al compimento dell’azione di compravendita.

La fattura elettronica ha però allungato i tempi, facendoli arrivare a 12 giorni dopo la vendita. La registrazione può invece avvenire entro il 15 del mese successivo a quello di emissione della fattura,  è però importante che la registrazione avvenga in ordine cronologico.

Fattura differita

Altro discorso è la fattura differita. Questa tipologia di documento viene emesso in un momento successivo a quello della cessione del bene i alla prestazione, questo perchè nell’arco del mese si ripete, sempre a favore dello stesso soggetto.

In questo caso, la stessa emissione può avvenire entro il 15 del mese successivo a quello in cui è avvenuta la prestazione, indicando il mese di riferimento valido per la liquidazione IVA da fare ogni 3 mesi.

Le sanzioni

Le sanzioni previste per il ritardo o la mancata emissione e registrazione della fattura sono commisurate all’importo dell’imponibile evaso. In genere la sanzione amministrativa per chi omette l’emissione e la registrazione della fattura, impedendo la verifica dell’assolvimento dell’imposta sull’IVA  va dal 90% al 180% dell’imponibile evaso e non registrato.

La stessa sanzione viene poi applicata a coloro che indicano nelle fatture e nei registri un’imposta minore rispetto a quella che è realmente dovuta; in questi casi, la sanzione minima è di 500 euro. I professioni iscritti a un albo, che non emettono fattura per 4 volte in 5 anni, vengono sospesi dall’incarico.