Il mondo delle app di dating negli ultimi decenni è in costante espansione, fattore che dà l’opportunità a tantissime persone di trovare la propria anima gemella, un nuovo amico o semplicemente qualcuno con cui chiacchierare. “La magia” avviene tramite il lavoro di decine di algoritmi all’interno dell’applicazione stessa, un conglomerato tecnologico che sfrutta le sempre più frequenti novità all’interno dell’ambito.
Nonostante ci siano tanti lati positivi nell’utilizzare questi meccanismi per trovare l’amore e persone nuove, questa vasta gamma di applicazioni ha anche dei lati negativi più “rischiosi”, come la presenza dei profili fake.
I profili fake sono considerati come la vera piaga delle app di dating e degli strumenti conoscitivi in generale, al pari delle e-mail spam e dei messaggi con malware; ed uno dei lati più pericolosi di internet.
Le conseguenze nell’approcciarsi ad un profilo fake, sfortunatamente, sono particolarmente pericolose, rischiando danni economici o ricatti alla propria persona.
Cercando di mettere in guardia i nostri lettori, dunque, in questo articolo scopriremo come smascherare i profili fake nelle app di dating, grazie a dei metodi specifici che possono cambiare le carte in tavola con semplicemente un po’ di attenzione.
La piaga dei profili fake
Le truffe effettuate attraverso applicazioni adibite al dating sono oggi una realtà piuttosto frequente: è per questo motivo che diventa importante mettere in guardia chi, effettivamente, ricorre all’uso di questa tipologia di app, permettendogli di evitare situazioni più che spiacevoli.
Perché ci sono centinaia di casi in cui la gente viene truffata nelle app di incontri?
Perché chi cerca la propria anima gemella, statisticamente, è più debole e fragile a livello mentale, caratterizzando una persona a volte ingenua: ciò significa che si è una preda facile dei malintenzionati, soprattutto quando l’utente “vittima” ha un’età compresa tra i 45 e i 60 anni.
La tattica che i falsi profili tendono ad attuare si muove per gradi. All’inizio tendono ad essere il più simili possibile con la vittima scelta: avere più interessi comuni, passioni e desideri, in modo da instaurare un rapporto abbastanza saldo per poi entrare in confidenza. Quando la vittima tende ad aprirsi, ecco che avviene la mossa finale: la truffa vera e propria.
Le truffe più studiate, tuttavia, non avvengono mai in maniera immediata: potrebbero passare mesi o addirittura anni prima che un profilo fake faccia la sua mossa, aggiungendo alla mera truffa anche una serie di danni psicologici e mentali molto pericolosi per la vittima.
Nel peggiore dei casi, oltre alla truffa in denaro e al danno psicologico, si potrebbero ricevere anche dei ricatti diretti e funzionali, rischiando la divulgazione dei propri dati privati o, peggio ancora, di foto intime, attuando il cosiddetto “revenge porn”.
La piaga dei profili fake è dunque un rischio più che concreto, ma cosa direste se vi dicessimo che esistono ben 4 metodi per scoprire, alla radice, i profili fake?
4 metodi per scoprire i profili fake
Il web e i vari servizi che offre per trovare l’amore sono una risorsa molto valida ai giorni nostri. Nonostante ciò, le truffe dei profili fake sono sempre dietro l’angolo, minacciando luoghi digitali che sarebbero altrimenti particolarmente sani e tranquilli. Per evitare di cadere nella loro trappola, è possibile ricorrere all’utilizzo di 4 metodi per scoprire se un profilo è fake.
Tali metodi possono essere riassunti secondo un processo schematizzato:
- Analizzare il profilo sospetto;
- Controllare i social allegati al profilo (come ad esempio Facebook e Instagram);
- Verificare l’acquisto premium nelle app dedite al dating;
- Analizzare chat e risposte vaghe.
Per conoscere meglio il mondo delle app di dating e i rischi connessi ai profili fake leggi il sito amore360.it : il portale di riferimento in Italia e delle informazioni sul dating online.
Vediamo dunque come scoprire se un profilo è fake.
Analizzare il profilo e le sue foto
Analizzare il profilo della persona sospetta è il primo passo da fare.
Prima di tutto bisogna prestare attenzione alle foto profilo che vengono spacciate per reali: le immagini fake potrebbero essere state ritoccate con l’utilizzo di app come Photoshop, o comunque scaricate da internet. Il trucco è quello di salvare la foto in questione nel proprio computer, ed effettuare la ricerca della medesima tramite immagini di Google. Quando un’immagine risulta finta o è stata scaricata in maniera illecita, generalmente Google lo segnala in maniera piuttosto celere.
Tuttavia, i profili fake più moderni sono in grado di bypassare questo controllo, creando immagini ad hoc molto realistiche: diffidate da donne e uomini fantastici che vi scrivono senza motivo!
Altra cosa su cui bisogna soffermarsi sono i dettagli del profilo. Controllare se c’è scritto qualcosa sulla persona in questione può essere un’idea interessante. Se non ci sarà scritto niente tra biografia e scheda informazionale, allora quel profilo sarà probabilmente un fake.
Social e link connessi
Solitamente, nelle app di dating si ha la possibilità di collegare il proprio account Facebook o Instagram (o di altri social) per mostrare alle altre persone le proprie abitudini, il proprio essere, gli hobby, interessi, i posti preferiti dove mangiare e dove viaggiare
la propria quotidianità o il proprio “essere sé stessi”.
Ma quando i social sono mancanti o sospetti?
La prima cosa a cui bisogna far riferimento, ad esempio su Facebook, sono il numero di amicizie che si hanno in comune e le foto postate, nonché il numero di amici totale e la data di iscrizione. Se il profilo sembrerà poco curato e non “vissuto”, la persona con cui vi state scrivendo, probabilmente, sarà un fake.
Allo stesso tempo, basta guardare le date dei post più recenti: qualora un profilo dovesse essere iscritto dal 5 Giugno, ad esempio, ed avesse postato la bellezza di 13 foto solo tra il 6 ed il 7 Giugno (foto spesso molto simili tra loro), probabilmente staremmo parlando di un profilo falso creato da pochissimo.
Il discorso è uguale per quanto riguarda Instagram: se le foto postate saranno ritoccate o prese da internet (anche se il servizio moderazione di Instagram è molto attento a queste cose), e il numero di follower sarà un numero davvero scarso o quasi nullo, anche in questo caso avrete la conferma che si tratti di un fake.
Funzioni premium in app dating
Secondo i dati statistici offerti da internet, chi ha un vero interesse nel trovare un compagno o una compagna solitamente procede all’acquisto delle funzioni premium dell’app per incontri che si utilizza.
Con l’acquisto delle funzionalità extra o l’abbonamento dell’applicazione, si hanno a disposizione molte più possibilità di poter approfondire la conoscenza con una persona, ad esempio grazie alla possibilità di mandare un numero di messaggi illimitato, oppure usufruire della navigazione in incognito, delle chat speciali e così via.
È pur sempre vero che, nonostante l’assenza di abbonamento, non è detto che dall’altro lato della tastiera ci sia un truffatore. Si tratta semplicemente di un metodo in più per togliersi qualche dubbio.
Chat e risposte vaghe
L’ultimo metodo per verificare se un account è fake o meno è quello di analizzare lo stesso tramite le chat. Questo significa che si dovrà effettivamente intraprendere una prima timida conversazione con il sospettato, in modo da tenere sotto controllo il modo in cui si pone e come risponde ai messaggi.
Bisogna far caso, in base alla conversazione che si intraprende, se si ricevono risposte vaghe senza nessuna intenzione all’approfondimento dell’argomento. Se si parla di argomenti già trattati, si potrebbe verificare se l’opinione del pretendente cambia o rimane sempre la stessa.
Spesso, un account fake cerca di rimanere il più vago possibile sulle proprie origini e sui dettagli della propria vita. Anche quando un profilo del genere studia una storia da Oscar, prima o poi compirà sicuramente un errore che lo tradirà.
Inoltre, altro campanello d’allarme che rivela la presenza di profili fake sono i messaggi da account di persone bellissime già dal momento immediatamente successivo in cui si effettua l’iscrizione. Questi sono i cosiddetti “messaggi in entrata”, che hanno lo scopo di invogliare l’utente a rispondere pagando un abbonamento o dei crediti.
