Automotive: dati sull’elettrico e head-up display

Tecnologia

Il settore dell’automotive è sempre in continua evoluzione e le ricerche nel settore danno vita a nuove tecnologie davvero interessanti. Se pensiamo a come erano le macchine 30 anni fa notiamo già quanti passi avanti sono stati fatti nell’implementazione dell’elettronica all’interno delle vetture. Basta guardare agli alzacristalli elettrici, ai climatizzatori, agli antifurti, ai vari sensori che avvisano il guidatore di tutti i cambiamenti di status importanti.

Non solo sono cambiati gli optional, ma anche il cuore delle automobili: i propulsori elettrici sono una realtà che sta prendendo sempre più piede, in nome di una svolta green per preservare l’ambiente. Andiamo a vedere quali sono le novità più interessanti che sono già realtà o che arriverranno nel prossimo futuro.

Vediamo cosa sta cambiando nel panorama automobilistico insieme agli esperti del settore Grignani Concessionari Pavia e Vigevano.

Un futuro “solido” per le auto elettriche

Uno dei maggiori ostacoli che frena l’acquirente dall’acquistare un’auto elettrica è rappresentato dai lunghi tempi di ricarica delle batterie. Tuttavia, secondo le proiezioni di mercato, ci saranno ben cento milioni di veicoli ad emissioni pari a zero entro 9 anni a partire da adesso.

Una netta indicazione di questa tendenza arriva dal Regno Unito dove si è passati da 100 colonnine di ricarica elettrica a oltre novemila. Al contempo si assiste alla rimozione delle aree di servizio classiche: lo scenario è sicuramente favorito dai provvedimenti di blocco del traffico che funzionano in maniera molto simile a quelli di Milano.

Attualmente le riserve di energia delle macchine elettriche funzionano con tecnologia a ioni di litio e purtroppo non sono esenti da difetti: cicli di vita non lunghi e tendenza a surriscaldarsi. La ricerca sicuramente migliorerà le performance delle batterie, ma la vera rivoluzione si vedrà quando verranno prodotte batterie a stato solido grazie all’aggiunta di silicio.

Head-up display

Il cruscotto è una fonte di informazioni preziose per il guidatore che, grazie ad esso, ha sempre il polso della situazione. Le spie indicano sia eventuali anomalie, sia fungono da segnalazione degli ADAS ovvero i sistemi di sicurezza. L’interazione tra l’umano e la macchina è già molto spinta: il guidatore può decidere ad esempio di disattivare la funzione di Start & Stop schiacciando un bottone nell’abitacolo e vedrà sparire dal monitor il simbolo relativo.

Abituati come già siamo ai display touchscreen di tablet e smartphone, nonchè dei sistemi di infotainment è naturale pensare ad un cruscotto con un meccanismo di funzionamento dove le informazioni vengono proiettate direttamente sul parabrezza.

Parliamo dell’Head-up Display ovvero di una tecnologia derivata direttamente dai velivoli militari dove il pilota del caccia vede l’HUD sul vetro. Tornando al mondo delle automobili il guidatore è in grado di osservare le immagini senza bisogno di dover rimettere a fuoco e, soprattutto, senza distogliere lo sguardo dalla strada.

I tempi di visualizzazione rispetto alla lettura classica su cruscotto sono drasticamente ridotti e pertanto anche i tempi di risposta in caso di eventuali pericoli sono molto più rapidi. L’HUD serve infatti a favorire le condizioni ottimali di guida in ogni situazione.

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