Poltiglia Bordolese, tutto quello che c’è da sapere

poltiglia bordolese
Curiosità

Gli alberi dell’orto e del giardino vanno curati e difesi da infestazioni di parassiti animali e vegetali come i funghi. Per eliminarli il rimedio è quello di ricorrere alla poltiglia bordolese un potente preparato fitosanitario. Il composto è costituito da solfati di rame pentaidrato e idrossido di calce.

Per preparare la poltiglia bordolese è necessario che i due ingredienti principali siano disciolti in una quantità di acqua stabilita. Il liquido così ottenuto va posto in recipiente adatto e irrorato sulla pianta malata.

Il preparato, che ha un colore con sfumature azzurre, ha la capacità di attaccarsi subito alle foglie e non di sciogliersi anche in presenza di piogge oppure innaffiando la pianta.

Il nome di questo preparato deriva dalla città francese di Bordeaux, universalmente nota per le sue rinomate produzioni vinicole. Si deve ad un suo cittadino, studioso di botanica, la preparazione di questa sostanza per proteggere le viti.

Utilizzo della poltiglia bordolese

Ricorrere al preparato della poltiglia bordolese può rivelarsi un ottimo rimedio contro varie specie di funghi infettanti come peronospora, vaiolatura, ticchiolatura a molte altre.

La poltiglia bordolese oltre ad essere una buona alleata nel debellare i funghi delle piante, è utile anche per combattere la presenza di batteri come l’ Erwinia amylovora.

Ampia è la varietà di piante che avendo contratto un’infestazione da insetti e da funghi possono essere trattate con una soluzione a base di poltiglia bordolese. Tra le altre ci sono le viti, gli agrumi, i mirtilli e le more, il nocciole, le drupacee e tante altre ancora.

Come realizzare la poltiglia

Se non si ha tempo la poltiglia bordolese può essere tranquillamente acquistata già preparata, in caso contrario si può facilmente prepararla in casa.

L’unica accortezza è quella di saper dosare i due ingredienti, ovvero il solfato di rame e l’idrossido di calcio. Questo perchè se nel prodotto prevale il primo ingrediente la sua azione sarà più violenta e immediata, ma la durata del suo effetto nel tempo diminuirà; se, viceversa, si eccede con l’altro ingrediente il funghicida durerà di più sulla pianta ma con minor vigore.
La ricetta qui illustrata contiene un dosaggio ideale.

In un recipiente non metallico si versano 90 litri di acqua a cui si aggiunge 1 kilo di solfato di rame, si mescola in maniera energetica fino a completo scioglimento. In un secondo recipiente si sciolgono in 10 litri di acqua 700-800 grammi di idrossido e poi si uniscono nel contenitore contenente il solfato e si amalgama bene il tutto.

Bene la nostra poltiglia adesso può essere utilizzata per guarire le nostre piante. Il preparato va versato in appositi recipienti per l’irrorazione della pianta, altra nota è che la poltiglia bordolese una volta preparata va utilizzata nell’arco di un periodo di tempo breve perchè il suo potere di cura svanisce.

Casi in cui usare la poltiglia bordolese sulle viti

Come già precisato la poltiglia fu inventata per essere utilizzata sulle piante di vite. Vediamo su quali di esse si può agire. La scelta è determinata dalla lunghezza dei germogli. Durante la primavera, periodo ideale per l’operazione, si comincia la cura dai soggetti che presentano polloni lunghi 5 centimetri, la seconda fase avverrà quando i getti avranno una lunghezza di 12 centimetri.

La cura deve poi deve rispettare un ciclo di 15 giorni e avendo l’accortezza di ripetere l’operazione nel caso venisse a piovere.