Piano sostitutivo sicurezza: tutte le informazioni essenziali

Impresa e Business

Il Piano sostitutivo sicurezza (da ora in poi abbreviato in PSS) è un documento fondamentale quando si parla di appalti pubblici. In questo articolo cercheremo di riassumere alcuni punti fondamentali per redigerlo, ma per avere altre istruzioni vi suggeriamo di consultare questo articolo di approfondimento pubblicato dal sito specializzato sicurya.net.

Che cos’è

Intuire la funzione del PSS è facile concentrandosi sul nome: si tratta di un documento sostitutivo del piano della sicurezza per gli appalti pubblici. La legge a cui fa riferimento è l’art. 13 del D.Lgd. 163/2006.

I contenuti sono molto simili a quelli del Piano Sicurezza e Coordinamento, ben più famoso, ma con la differenza che nel PSS non è necessario stimare i costi della sicurezza e si fa riferimento ai lavoratori di una sola impresa o azienda.

Chi lo sigla

A scrivere il PSS è l’appaltatore o il concessionario. Per farlo ha 30 giorni dal momento in cui l’appalto è vinto, ma solamente nei casi in cui ad essere coinvolta sarà una sola azienda.

Per renderlo effettivo, il PSS deve essere consegnato all’ente di pubblica amministrazione che ha indetto il bando per l’appalto.

Cosa contiene

Ecco una breve checklist per verificare che il PSS sia correttamente compilato. Come abbiamo detto, i contenuti sono simili a quelli del PSC, a parte che per i costi della sicurezza. L’allegato XV della legge di riferimento ci parla di:

  • Luogo e descrizione del cantiere
  • Descrizione dei processi avviati all’interno del cantiere
  • Delega della responsabilità alla sicurezza
  • Analisi e valutazione dei possibili rischi del luogo o del progetto
  • Relazione sulle scelte di progetto e organizzazione improntate per diminuire i rischi di lavoro
  • Elenco delle misure e delle procedure di sicurezza che si adotteranno
  • Elenco dei DPI che i lavoratori dovranno utilizzare quando lavorano
  • Quali sono le misure di coordinamento di strutture, mezzi e servizi per la protezione collettiva
  • Quali sono le direttive per l’organizzazione della gestione delle emergenze (un trauma o infortunio, un incendio, un allagamento, una prova di evacuazione)
  • Una stima della durata dei lavori
  • Le indicazioni per la manutenzione

E’ ancora necessario compilare il Piano sostituitivo sicurezza?

In passato il PSS era necessario dove non ci fosse l’obbligo di redigere il PSC. Ad ora, la situazione non è esattamente delle più chiare: il Testo Unico per la Sicurezza sul lavoro non prescrive l’obbligatorietà del PSS, ma lista i contenuti minimi che deve includere.

In sostanza, il PSS è effettivamente abrogato, sebbene molti appaltatori lo richiedano per poter sorvegliare con più garanzie sulla sicurezza dei cantieri per opere pubbliche.