Campagna Google ADS, quali sono i tool più efficaci da usare

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L’importanza di una campagna Google ADS significa ottimizzare ma anche ritrovarsi in un oceano pieno di trucchi, webinar, tool tanto che risulta difficile orientarsi trovando la via più corretta da percorrere.

Si aggiungono poi risultati deludenti e risorse sprecate. Come ci raccontano i responsabili dell’agenzia Google Partner ADV Expert, la maggior parte delle volte medie e piccole imprese si barcamenano per svolgere più mansioni senza affidarsi ad un manager dedicato alle campagne online. Ma quali sono i metodi più conosciuti e i tool da utilizzare?

I modelli delle campagne Google ADS

Ci sono moltissimi punti di riferimento da cui prendere spunto. Uno di più autorevoli sul discorso è Perry Marshall che ha scritto “Google AdWords – La Guida Definitiva“ – nel 2017 alla quarta edizione – dove evidenzia una tecnica per ottimizzare la campagna pubblicitaria online. La sua strategia parte da uno studio approfondito delle Keywords per ogni gruppo di annunci: Perry Marshall consiglia di spostare queste parole chiave in un gruppo dedicato che è stato pensato appositamente, correlando l’annuncio che si adatti alla keyword. Una specie di puzzle che massimizza il CTR con una percentuale di utenti che legge il titolo e clicca sull’annuncio.

Tra i modelli delle campagne Google ADS anche quello denominato 20 minutes.  In questo caso ci si riferisce a tutte le persone che non hanno tempo di gestire la campagna, così da dedicare solo 20 minuti alla settimana a questa strategia, con una divisione in minuti tra controllo del budget sino al controllo/cambio delle keywords.

Quali tool per le campagne Google ADS?

Ma non ci sono solo strategie, infatti una campagna Google ADS ha bisogno di essere ottimizzata con piattaforme e tool che aiutano a migliorare il risultato finale, in minor tempo soprattutto se si tratta di campagne complesse. Tra questi alcuni sono a pagamento e altri gratuiti ma altamente efficaci.

Ci sono tantissimi strumenti a disposizione e alcuni di questi non sono molto conosciuti o sottovalutati. Si può citare:

  • SplitTester firmato da Perry Marshall. È uno strumento che consente di gestire in maniera diretta gli A/B Test adatto a tutte le persone che non hanno tempo per i test oppure per impiegare delle risorse che possano valutare l’efficacia di due annunci differenti. Si inserisce il numero di click e il CTR di tutti e due gli annunci: il tool si muove per prevedere quello che sarà l’annuncio pubblicitario valutando se nel lungo periodo potrà avere un risultato migliore e se ne vale la pena (o meno).
  • A/B Test Significance Calculator, un altro strumento consigliato e utilizzato che fornisce delle informazioni sull’attendibilità del test. Si immettono alcuni dati come il numero di visitatori, le conversioni di una landing page oppure di un sito web per ottenere quello che si vuole sapere in merito alla campagna.
  • ÜberSuggest è un tool che ricerca delle nuove parole chiave, partendo da una ricerca diretta: molto utile e significativo.

Una campagna pay per click deve essere implementata ma per fare questo è necessario ragionare su livelli: singola campagna, gruppi di annuncio, sviluppo di keyword sino alle pagine di destinazione.