Emorroidi e prurito: come alleggerire il fastidio?

Benessere & Salute

Il prurito è una sensazione fatisdiosissima, ed è complicato riuscire a trattenersi: l’istinto è di grattarsi. Ancora più spiacevole e imbarazzante è la situazione in cui avvertiamo un intenso e impellente bisogno di grattare la zona anale, interessata di pizzicore e prurito a causa delle emorroidi: niente di più sbagliato! Infatti, grattandosi, il problema potrebbe peggiorare e intensificarsi. Vediamo insieme cosa fare per alleggerire il fastidio da emorroidi pruriginose.

Emorroidi che prudono, come riconoscerle?

Molto spesso, le emorroidi infiammate possono provocare uno sgradevole prurito a livello anale. Questa condizione si caratterizza da una sensazione di fastidioso pizzicore circoscritto all’ano (cioè l’orifizio tramite il quale il tratto finale del lume intestinale espelle le feci durante l’evacuazione) o all’area che circonda l’orifizio anale.

La sensazione di prurigine può essere variamente persistente e intensa, e talvolta si associa a un acuto dolore, specialmente durante l’evacuazione. Molto spesso, nostro malgrado, ci sentiamo costretti ad assecondare lo stimolo a grattare, perché il pizzicore è talmente fastidioso da non riuscire a “tenere ferme le mani”. particolarmente fastidiosa.

Purtroppo, però, il grattamento offre solo un breve sollievo, per poi ripresentarsi in maniera più intensa, insieme a dolore e bruciore, aggravando l’irritazione della mucosa locale, e determinando perdita di siero e piccole lesioni che possono infettarsi o causare la rottura delle emorroidi rigonfie, con possibile fuoriuscita di poche tracce ematiche. Vediamo allora come attenuare il fastidio dovuto a emorroidi e prurito.

Prurito e pizzicore anale: si tratta solo di emorroidi?

Non sempre il prurito all’ano riguarda le emorroidi infiammate. Per essere certi del nostro disturbo, possiamo andare per esclusione e valutare quali altre condizioni provochino questo sintomo. Ecco alcuni esempi:

Le cause del pizzicore sono svariate:

  • Condizioni ano- rettalicome per esempio la malattia emorroidaria di cui stiamo parlando, oppure le ragadi anali, il prolasso rettale, eventuali fistole anali, la diarrea;
  • Cause di tipo infettivo come ad esempio herpes genitale, candidosi, herpes genitale;
  • Origini dermatologiche, quali dermatiti da contatto o riconducibili all’utilizzo eccessivo di detergenti aggressivi, allo sfregamento con carta igienica molto ruvida, eccessiva igiene intima, sudorazione con ristagno di sudore a livello locale.

Nel caso si tratti di emorroidi, vi sono alcune condizioni (da evitare) che potrebbero peggiorare il prurito:

  • Grattarsi ripetutamente, col rischio di acuire l’infiammazione;
  • Indossare biancheria intima in materiale sintetico, con pizzi o altre lavorazioni e molto aderente;
  • Indossare jeans o altro vestiario molto stretto;
  • Utilizzare carta igienica ruvida, sfregando vigorosamente, ed eccedere con l’utilizzo del detergente intimo, spesso non adeguatamente diluito in acqua.

Come alleviare il prurito emorroidario?

Anzitutto, per attenuare il prurito intenso ed eventuali altri sintomi, come ad esempio il dolore, si può agire con un trattamento a livello locale, utilizzando un prodotto specifico per ogni fase del disturbo emorroidario.

Altri rimedi di benessere e salute per ridurre la sensazione di prurito

Spesso non è facile non grattarsi, altre volte è molto faticoso trattenersi, ma si è costretti a farlo, perché magari ci troviamo insieme ad altre persone e quella di grattare la zona ano- rettale infiammata non è certo un’azione…decorosa da praticare e mostrare in pubblico! Niente preoccupazione: possiamo mettere in pratica alcuni trucchi e comportamenti preventivi, per evitare che insorga un prurito intenso:

  • Cercare di non assecondare lo stimolo a grattarci. Piuttosto, pratichiamo leggeri massaggi circolari sulla zona che prude, senza sfregare, per attenuare progressivamente la sensazione fastidiosa.
  • Indossare la corretta biancheria intima. Scegliamo intimo in cotone o fibre naturali, che lascino traspirare la pelle. Evitiamo, invece, tessuti sintetici e troppo stretti: si creerebbe un ambiente umido che promuoverebbe la comparsa dei batteri, con un possibile peggioramento dell’infiammazione anale.
  • Effettuiamo una igiene intima adeguata. Utilizziamo sempre detergenti intimi delicati, diluendoli nell’acqua. Asciughiamo tamponando con delicatezza, servendoci di un panno morbido.
  • Manteniamo regolare la funzionalità intestinale. L’espulsione di feci dure e secche, dovuta a stitichezza, può causare infiammazione e bruciore, acuendo la situazione della mucosa anale. È consigliabile prevenire la stitichezza introducendo nella dieta una equilibrata quantità di fibre di ortaggi, frutta fresca e frutta secca, tenendo sotto controllo i movimenti intestinali.

Preveniamo alcune cause comuni della patologia emorroidaria

La comparsa delle emorroidi infiammate può essere favorita da alcune condizioni, come per esempio:

  • Stipsi. Ne abbiamo appena parlato. L’espulsione difficoltosa e dolorosa di feci secche e dure può provocare infiammazione e microlesioni a livello anale, con possibile rottura dei cuscinetti emorroidari e sanguinamento;
  • Dissenteria. La mucosa ano- rettale si infiamma al passaggio troppo frequente di feci liquide e molto abbondanti.
  • Vita sedentaria. Una professione sedentaria e una scarsa attività fisica possono agevolare il ristagno venoso nei cuscinetti emorroidari.
  • Prolungate sedute sul WC favoriscono un aumento della pressione sulle vene delle emorroidi.
  • Trattenere lo stimolo a evacuareè una pessima abitudine che può determinare stenosi venosa e infiammazione dei gavoccioli emorroidari. Infatti, trattenere le feci significa renderle più dure e difficoltose da eliminare.
  • Abuso di nicotina, con effetti deleteri a livello circolatorio;
  • Abuso di bevande alcoliche, con azione irritativa.
  • Gestazione e oscillazione dei livelli ormonali (ciclo mestruale, ovulazione, menopausa) possono essere fattori predisponenti.
  • Alcune pratiche sportive, come equitazione, ciclismo, palestra. Se praticati intensamente e con molta frequenza, queste discipline potrebbero provocare provocano micro traumi alla zona ano-rettale (attrito con superfici dure, sfregamento), indebolendo il delicato tessuto emorroidario e promuovendo l’infiammazione dei gavoccioli rettali.