Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una vera e propria invasione commerciale di una pianta tanto particolare quanto unica: l’aloe vera. Questa pianta ha proprietà incredibili e nel mondo occidentale si è letteralmente diffusa ovunque, diventando una moda salutare: è possibile trovare aloe vera nelle bevande, negli shampoo, nelle creme per la pelle, nel burro di cacao, nei profumi e nei detersivi.
Quello che molti non sanno è che l’aloe vera è una pianta che si può coltivare in casa propria escludendo particolari complessità. Al contrario, la pianta di aloe richiede minime necessità colturali e cresce florida in ogni stagione dell’anno. Andiamo a scoprire dunque come coltivare la pianta di aloe vera per poter poi apprezzare le proprietà dell’aloe vera direttamente nella propria casa.
Cos’è l’aloe vera e da dove viene
Si tratta di una pianta succulenta e perenne dal portamento arbustivo che può raggiungere l’altezza di un metro al massimo. L’aloe vera possiede delle foglie medio-grandi disposte a ciuffo, semplici nella forma e lunghe dai 40 ai 60 centimetri; sono foglie spesse e carnose. Esistono centinaia di varietà di aloe vera! Le specie più note e diffuse, di cui si consiglia l’acquisto, sono l’aloe vera, l’aloe aristata, l’aloe arborescens, l’aloe saponaria, l’aloe barbadensis.
La pianta è parte di una famiglia di piante succulente provenienti dalla penisola arabica: ad oggi, nel globo, l’aloe vera viene fatta crescere primariamente nel continente Africano ed in Australia; vi sono grandi produttori di aloe vera anche in America settentrionale, America centrale, America meridionale, Russia, Giappone. In Europa, questa pianta è molto conosciuta ed apprezzata sia in Spagna che in Italia, maggiori produttori e coltivatori europei.
Come coltivare l’aloe vera in casa: qualche consiglio
Scopriamo in quali condizioni ottimali coltivare questa pianta in ambiente domestico, che sembra anche in grado di repellere insetti come le zanzare. L’aloe vera è adatta a posizioni soleggiate perché ha tanto bisogno di luce, meglio se solare; alcune varietà non apprezzano il calore intenso del mezzodì, perciò sono in grado di cambiare il colore delle loro foglie: se queste diventano rosse (e perdono le tonalità verdi) significa che stanno soffrendo una troppa esposizione ai raggi solari, e sono dunque stressate.
Il clima ideale per una pianta di aloe vera è compreso tra i 20 ed i 30 gradi centigradi; sono da escludere tutti gli ambienti freddi, con temperatura sotto allo zero, poiché l’acqua che si trova nelle foglie si ghiaccerebbe conducendo la pianta ad uno shock termico, che sicuramente la ucciderebbe. L’aloe vera dev’essere quindi difesa e riparata nel periodo freddo dell’anno, inverno incluso, e anche per tale ragione si ritiene la pianta perfetta per la casa, che difficilmente gela.
L’aloe cresce bene in un terreno delicatamente acido e caratterizzato da tanto drenaggio dato che il ristagno di acqua la fa soffrire molto. Molte persone consigliano, saggiamente, di riporre sul fondale del contenitore uno strato di ghiaia di qualche centimetro: questo permetterebbe all’acqua in eccesso di fuoriuscire dal sotto e non far marcire le radici dell’aloe vera.
La pianta richiede di essere poco annaffiata, con poche e scarse annaffiature (una volta ogni due o tre settimane, quando il terreno è ben secco). L’aloe nasce in ambienti siccitosi e dalle temperature alte con clima secco, perciò non deve mai essere troppo inumidita, o soffrirebbe rischiando di morire. Indicativamente, la pianta di aloe vera piò essere annaffiata con tranquillità una o due volte al mese, ma con poca acqua e rispettando le alte temperature domestiche.
I vasi di terracotta sono quelli che rispettano maggiormente il terreno dell’aloe vera, poiché sono molto porosi e refrattari al calore (mantengono caldo il terreno) e sono pertanto consigliati; meglio evitare i vasi di plastica. Sempre optare per dimensioni grandi, anche più della pianta stessa: solitamente, si consiglia di provvedere ad un contenitore che abbia almeno 60 cm di profondità.